mercoledì 30 aprile 2014

Carciofini sott'olio


Dietro precise istruzioni della mia amica Pinuccia, che fa dei carciofini fantastici, mi sono cimentata anch'io in questa conserva molto saporita.
Allora vi racconto come ho fatto.
Dopo aver comprato i carciofini, 240 per la precisione, ho preso anche 3 limoni belli grossi e succosi, 2 litri di aceto di vino, g 30 di sale, acqua 1 litro per diluire l' aceto e q. b. per il resto.
In una capiente bacinella ho messo un bicchiere di aceto, preso dai 2 litri, ho tagliato 2 limoni ed ho aggiunto il succo unendo, anche, un pugno di farina. Quello che rimane dei limoni serve per ripassare i carciofini prima di metterli in acqua. Partiamo dai carciofini, vanno eliminate tutte le foglie esterne più dure, fino ad arrivare al cuore, si taglia la parte apicale si passano con il mezzo limone e si immergono nella bacinella contenente l' acqua. Quando tutti i carciofini sono stati puliti mettiamo in una pentola il restante aceto, 1 litro di acqua e g 30 di sale grosso, portiamo ad ebollizione ed iniziamo a cuocere i carciofini, questa operazione io l' ho fatta in tre volte. Una volta calati i carciofini aspettiamo che l' acqua e aceto riprendano il bollore e calcoliamo 5 min.. Ripetere l' operazione fino ad esaurimento dei carciofi. A questo punto mettiamo ogni carciofino a testa in giù, per farlo asciugare, lasciandoli, così, tutta la notte. Il giorno seguente ho preso i barattoli, precedentemente lavati per bene e controllati che non presentassero scheggiature o inizi di rotture e li ho posti, in forno caldo a 100°C per un' ora. Ho lascito che si raffreddassero e li ho riempiti con i carciofini, pressandoli in modo da ridurre l' aria tra l' uno e l' altro. Ho riempito con olio extravergine e ho lasciato riposare fino all' indomani. Quindi ho rabboccato con altro olio, devono essere completamente coperti ed ho chiuso con i tappi. Per gustarli aspettare una decina di giorni.

sabato 26 aprile 2014

GRISSINI ALLE NOCI ED AI SEMI DI SESAMO







farina 00 500 gr 
lievito di birra 12 gr
acqua, g 250 
olio evo, 3 cucchiai
1 cucchiaino di zucchero
2 cucchiaini di sale
 noci tritate q.b.
Semola rimacinata di grano duro e olio per spennellare q.b.

Mettere in un bicchiere metà dell' acqua tiepida ed unire il lievito di birra e lo zucchero e far agire per una mezz'ora. Mettere in una ciotola abbastanza capiente la farina, versare l' acqua con il lievito, poi mettere l' olio ed aggiungere il resto dell' acqua, solo alla fine mettere il sale. Quando il composto è tutto compattato trasferire su un piano di lavoro e continuare a lavorare fino a che non si ottiene un impasto liscio, mettere a lievitare.
CON IL BIMBY TM21 per l' altro consultare la tabella di conversione. Mettere acqua, lievito, zucchero nel boccale ed azionare 1 min. 50°C vel.1. Unire la farina e l' olio e far andare 30 sec. vel 6, infine mettere il sale e rilavorare 1 min. vel. spiga.
Mettere a lievitare in un posto al riparo da spifferi di corrente. Quando è lievitato,stendere la pasta con un mattarello e dare la forma di un rettangolo di 30 x 20 cm per 1,5 cm
spennellare con olio extravergine d'oliva e cospargere con semola rimacinata di grano duro fare lievitare per 45 minuti.
 Mettere la carta forno sulla leccarda dove andranno appoggiati i grissini per la cottura

Tagliare il rettangolo di pasta per il lungo in 4 pezzi uguali e poi tagliare ogni pezzo in 10 strisce. Con ogni striscia formare dei rotoli lunghi 25 cm e disporli sulle placche a 1 cm di distanza uno dall'altro. Spennellare i grissini con olio e rigirarli nelle noci tritate, in sostituzione si possono usare anche i semi di sesamo. 
Cuocere i grissini in forno a 230° per 12/15 minuti. (al posto dei semi di sesamo possono anche essere utilizzati sale grosso o foglie di rosmarino)

Per farli così mi sono rifatta a questa foto

presa dal web, SI POSSONO FARE ANCHE CON LA GRANELLA DI PISTACCHI E CON QUELLA DI NOCCIOLE




venerdì 18 aprile 2014

Processione del venerdì santo a Campobasso


     
 
"La processione del Cristo morto e della Madonna Addolorata è l'avvenimento religioso in cui i campobassani si sentono più partecipi anche emotivamente.
Il lungo e mesto corteo nel pomeriggio si muove dallachiesa di santa Maria della Croce e si snoda dapprima nel centro storico e, successivamente, nella parte moderna della città soffermandosi davanti ai luoghi ove la sofferenza è maggiormente presente, come le carceri, quindi fa ritorno nella chiesa da dove era partita in un ambiente diventato altamente suggestivo grazie alle soffuse luci del centro antico.La scelta dell'orario pomeridiano non è casuale volendo ricordare il momento in cui avvenne la Passione di Gesù Cristo.La sua particolare caratteristica è di avere all'interno un coro di circa settecento persone il quale, durante il percorso, intona più volte lo struggente canto "Teco vorrei o Signore" composizione, di inizio Novecento, del maestro campobassano Michele De Nigris su versi di Pietro Metastasio.

INNO ALL’ADDOLORATA
Coro processionale del Venerdì santo
Teco vorrei o Signore
oggi portar la croce
nella tua doglia atroce
io ti vorrei seguire
ma sono infermo e lasso
donami tu coraggio
acciò nel mesto viaggio
non m’abbia da smarrire,
acciò nel mesto viaggio
non m’abbia da smarrire.



Tale espressione musicale vuol essere, in un certo qual modo, il prosieguo di quella tradizione presente tra i congregati Crociati e Trinitari del Cinquecento i quali cantavano, a seguito della malinconica teoria mattutina, il "Lamento della Madonna Santissima".
La processione all’epoca era denominata Il Mortorio; fu istituita nel 1626 nel patto di concordia tra crociati e trinitari e si snodava, partendo all’alba dalla chiesa di S. Maria della Croce per le stradine a scala della città vecchia." Cit.
Ed ecco il coro Buona Pasqua a chi si affaccia a questo blog.



martedì 15 aprile 2014

Polpette all' aceto balsamico





g 700 macinato di suino
g 120 di parmigiano
g 140 di pan carrè
3 uova
prezzemolo, sale e pepe q.b.
aceto balsamico
un pizzico di bicarbonato 

Triturare in un mixer il pan carrè, unire a tutti gli altri ingredienti e formare delle piccole polpettine.
Io le faccio al vapore con il bimby 30 min., velocità 1, temperatura varoma.
Altra alternativa è la frittura. Dopo averle fritte, mettele su carta assorbente per togliere l' eccesso di unto.
Quando sono pronte, o al vapore o fritte, mettetele in una ciotola e conditele con aceto balsamico dando, ogni tanto, una giratina.
Non eccedere con l' aceto balsamico
Servite su un letto di rucola condita con olio e sale.
Vanno benissimo come secondo, ma anche come antipasto fanno una bella figura.
g 100 di queste polpettine cotte al vapore hanno un apporto calorico pari a 267 kcal.
Adattissime ad un regime calorico controllato.



sabato 12 aprile 2014

Cavatelli ed orecchiette



g 450 semola rimacinata
g  50 farina 00
g 200 di acqua tiepida, se le farine hanno il giusto grado di umidità. Diversamente leggermente in più o           in meno

Impastare il tutto e formare una palla che dovrà riposare, avvolta in pellicola per 30 min.
Con il Bimby TM21 30 sec., vel. 6 ed 1 min. vel. spiga